Quali sono le cause dei crampi alle gambe?
I crampi alle gambe sono uno dei disagi più comuni per gli atleti e le persone attive che si ritrovano all'improvviso a dover far fronte a intense e dolorose contrazioni muscolari. Nonostante siano abbastanza comuni, soprattutto durante l'attività fisica, non per questo diventano meno fastidiosi.
Ma quali sono le cause principali dei crampi e cosa si può fare per prevenirli e alleviarne il dolore in modo rapido ed efficace?
Ne ho parlato con la giornalista Sara Canali, esperta di sport e attività outdoor. Trovate la mia intervista sulla rivista mensile GQ Italia qui.
Tra le principali cause dei crampi alle gambe ci sono un riscaldamento inadeguato prima dell'attività fisica, la disidratazione, gli squilibri elettrolitici e l'affaticamento muscolare. Anche fattori come l'età e alcune patologie possono aumentare la predisposizione ai crampi.
Crampi alle gambe? L’importanza del riscaldamento muscolare
Uno degli errori più comuni è saltare la fase di riscaldamento prima di iniziare l'allenamento. Questo passaggio si rivela però fondamentale per preparare correttamente il corpo e prevenire spiacevoli incidenti come i crampi muscolari. Il riscaldamento locale e sistemico aiuta, infatti, ad aumentare la temperatura corporea, lubrificare le articolazioni e portare più ossigeno ai muscoli. In questo modo, i gruppi muscolari vengono gradualmente attivati e preparati allo sforzo, riducendo il rischio di strappi, contratture e, appunto, fastidiosi crampi durante l'allenamento.
Impara a dedicare almeno 10 minuti al riscaldamento per un allenamento sicuro ed efficace.
Rilassare i muscoli con lo stretching dopo l'allenamento
Oltre al riscaldamento, un elemento chiave per contrastare i crampi alle gambe è lo stretching al termine dell'allenamento. Come spiego su GQ, è fondamentale eseguire stretching dopo le attività fisiche per permettere al muscolo di smaltire più velocemente l'acido lattico. Questo processo aiuta a ridurre la sensazione di tensione e dolorabilità muscolare, favorendo un più rapido recupero. Dati recenti confermano che gli atleti che dedicano almeno 10-15 minuti allo stretching post-allenamento riportano una minore incidenza di crampi rispetto a chi ignora questa pratica.
Per ulteriori approfondimenti, rimando a GQ.
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